I Primati di Bologna: l'antipapa Baldassarre Cossa

Siamo nei primi anni del 1400: il mondo cattolico è scosso dallo Scisma di Occidente. Di fatto coesistono due papi: uno, Benedetto XIII ad Avignone ed un altro, Gregorio XII, a Roma. Diversi tentativi di ricomporre lo scisma falliscono ed a questo punto entra in scena Baldassarre Cossa. Costui è originario di Ischia (il padre era governatore militare di Ischia). Imparentato lontanamente con il Papa Bonifacio IX intraprende la carriera religiosa: nel 1402 diventa cardinale e nel 1403 legato di Bologna. A Bologna si fa forza della propria posizione per arricchirsi smisuratamente. Tra i primi atti, blocca il cantiere di San Petronio (iniziato nel 1390) e vende tutti i materiali edili, ammassati in piazza Maggiore, a privati. Inoltre fa uccidere Bonifacio Gozzadini ed altri per il solo sospetto che costoro parteggino per Nanne Gozzadini, aspirante al governo della città. Si attira immediatamente l'odio del popolo bolognese. Nel 1408 Baldassarre Cossa finanzia il concilio di Pisa, che ha il compito di sanare lo scisma di Occidente. A tale concilio però nessuno dei due papi, Benedetto XIII di Avignone e Gregorio XII di Roma, si presenta, ed il concilio crea nel 1409 un terzo papa: Alessandro V (al secolo Pietro Filardi, frate francescano bolognese). Alessandro V però muore l'anno dopo, si dice a causa di un clistere avvelenato propinatogli dal medico personale di Baldassarre Cossa... il quale ordina immediatamente un conclave a Bologna che viene sciolto solo con l'elezione dello stesso a papa con il nome di Giovanni XXIII. Alessandro V riposa nella chiesa di San Francesco a Bologna. Il 5 novembre del 1414 Baldassarre Cossa / Giovanni XXIII apre il Concilio di Costanza, che ha il compito di ricomporre lo scisma. Durante questo concilio, circola un libello che accusa il Cossa di ogni tipo di nefandezza: per la precisione 72 capi d'accusa che vanno dalla sodomia, all'omicidio, all'uso della violenza, all'incesto, allo stupro, alla pirateria. Il segretario particolare di Giovanni XXIII, Teodorico di Veim, riferisce che il papa ha intrattenuto in un anno rapporti con almeno 200 donne diverse, tra sposate, vergini, vedove ... La piega sfavorevole che sta prendendo il concilio di Costanza, induce il Cossa alla fuga, sotto la protezione di Federico IV d'Asburgo, prima a Sciaffusa, poi a Laufenburg ed infine a Friburgo. L'imperatore Sigismondo però si fa consegnare il Cossa che viene sottoposto al concilio di Costanza e quindi deposto il 29 maggio del 1415. Dopo di chè il Cossa viene imprigionato prima nel castello di Hausen, presso Mannheim, poi ad Heidelberg. Baldassarre Cossa finito ? Neanche per sogno! Il nuovo papa, Otto Colonna, eletto nel 1417 con il nome di Martino V, inizia le trattative per la liberazione del Cossa di cui era stato alleato contro Gregorio XII. Grazie al pagamento fatto da Giovanni Bicci de' Medici per la bella somma di 30.000 fiorini, Baldassarre Cossa viene liberato e consegnato ai commissari pontifici. Il 23 giugno 1419 Baldassarre Cossa si presenta a Firenze davanti a Martino V riconoscendolo legittimo pontefice. Il papa gli riconosce il titolo di vescovo di Tuscolo. Baldassarre Cossa muore ... santamente a Firenze il 27 dicembre 1419 e viene inumato nel battistero di Firenze e, tra il 1425 ed il 1430, gli viene eretto un bellissimo monumento funebre ad opera di Donatello e Michelozzo. Baldassarre Cossa è stato rimosso dall'elenco dei legittimi pontefici (e quindi riconosciuto antipapa) solo nel 1947, rendendo libero il nome di Giovanni XXIII che fu poi rilevato da Angelo Roncalli.

Baldassarre Cossa fu uomo senza scrupoli e attento alla gestione del potere. Quando lo riteneva necessario, non esitava ad eliminare fisicamente gli avversari. E certamente la moralità non era il suo forte. Ciononostante riuscì a rimanere ai massimi livelli per parecchio tempo ed anche quando ormai sembrava fuori gioco, riuscì a rientrare nel mondo della chiesa con un ruolo di primo piano. Sotto la sua regia vi furono ben 3 papi simultaneamente essendo riuscito egli, per sanare lo scisma di Occidente, a crearne un altro all'interno della chiesa di Roma. La cronaca di Pietro di Mattiolo narra che rinchiuse i cardinali durante il conclave di Bologna e li lasciò uscire solo dopo la nomina di Baldassarre Cossa stesso a papa... a testimonianza della spregiudicatezza del suo modo di operare.

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