
I Primati di Bologna: i Portici
Bologna è la città più porticata del mondo: oltre 42,5 chilometri di portico nel centro storico. Inoltre vanta anche il singolo portico più lungo del mondo (ben 3,5 Km) che va da Porta Saragozza al Santuario della Beata Vergine di San Luca, sul colle della Guardia. Tale record è legato ad un altro record: quello dell'università più antica del mondo occidentale.
Infatti in una città sovraffollata da migliaia di studenti, la necessità di recuperare spazio abitativo determinò prima la costruzione di "sporti", nelle abitazioni private, per cui il primo piano delle case aveva parti pensili
(oggi tali sporti sono per esempio visibili in via Caduti di Cefalonia (foto), via Clavature (foto) e vicolo San Giobbe (foto). Il passo successivo, fu quello di aumentare ulterioremente lo spazio abitativo ampliando gli sporti e puntellandoli con colonne (inizialmente in legno di quercia): nasce il portico, spazio privato con passaggio pubblico. Di questi portici medievali con colonne in legno ne sono rimasti pochi. Nel XVI° il senato bolognese deliberò che tutte le colonne in legno venissero sostituite da colonne in muratura. Fortunatamente qualcosa è rimasto, come la Casa Isolani in Strada Maggiore (foto), le case Grassi (foto) e Boncompagni (foto) in via Marsala, la casa Seracchioli, già sede degli uffici della Gabella, in Piazza della Mercanzia (foto, però le colonne sono false, opera di restauro), e le case in via del Carro, via San Nicolò e via de' Gombruti.
Il portico di San Luca è composto da 666 archi, il primo dei quali è a Porta saragozza. La salita incomincia al Meloncello, all'arco 305. Sempre al Meloncello si raccorda un altro portico, costruito nell' 800 che porta alla Certosa. All'incrocio con via Andrea Costa c'era l'Arco Guidi, non più esistente. Questi portici assieme al portico degli Alemanni (che da porta Maggiore conduce alla chiesa di Santa Maria degli Alemanni) sono gli unici della città antica costruiti fuori delle mura.