I Primati di Bologna: Università

L'Alma Mater Studiorum ha una data di nascita ufficiale: 1088. Questa data fu il risultato di un gruppo di studi, di cui faceva parte anche Giosue Carducci. Diciamo pure che tale data non deve essere presa con la certezza della verità. Sicuramente lo "Studio", come si chiamava allora l'Università era attivo nel XII° secolo come scuola di Diritto. Durante la lunga notte dell'alto medio evo a Bologna si era conservata la conoscenza del Diritto Romano e qui venivano studenti da tutte le parti di Europa. Le associazioni di studenti si chiamavono Universitates (da cui il nome "Università") e si dividevano in Ultramontani e Citramontani, a seconda che i paesi di origine fossero al di là oppure al di qua delle Alpi. Ogni Universitas aveva il suo rettore che era uno studente eletto nell'ambito dell' Universitas stessa. I libri erano copiati a mano (la stampa dovrà attendere ancora la seconda metà del XV° secolo) ed erano pertanto costosissimi. L'Università era quindi ricchezza portata dagli studenti, e come tale faceva gola ad altre città e la concorrenza delle altre Università intanto nate era estrema. Il comune di Bologna tentò di garantirsi la permanenza dello Studio a Bologna anche mediante falsificazioni (mi riferisco al Falso Teodosiano: un diploma falsificato verso il 1225 circa, secondo cui l'insegnamento del Diritto a Bologna era stato deciso dall'Imperatore Teodosio). La scuola di Diritto si estese al diritto Canonico e finalmente alla scuola dei giuristi si affiancò la scuola degli artisti, intendendo per arti le altre discipline di insegnamento (matematica, medicina, fisica etc.). Il "libero" comune di Bologna cessò di essere libero con l'avvento della prima signoria della città, ad opera di Giovanni I Bentivoglio. Per la verità prima di Giovanni I Bentivoglio ci furono almeno altri due governi forti assimilabili ad una signoria: quello di Rolandino de' Passeggeri nella seconda metà del XIII° secolo e quello di Romeo e soprattutto Taddeo Pepoli (figlio di Romeo) nella prima metà del XIV° secolo. Dopo Rolandino e Taddeo (che erano comunque espressioni del comune) la città fu per qualche anno sotto il dominio straniero (Visconti di Milano) per poi riavere la libertà fino, appunto, all'avvento dei Bentivoglio che lo mantennero, pur con qualche discontinuità dal 1401 al 1506, anno in cui Giulio II Della Rovere, stanco della scarsa affidabilità (dal suo punto di vista) della città, vi entrò da condottiero scacciando i Bentivoglio e mettendo la parola "fine" ad ogni velleità di indipendenza. E se c'era qualche accenno di rivolta, spesso veniva usata la minaccia della scomunica sullo "Studium"...

BACK